martedì 26 novembre 2024

Chirurgia mininvasiva della tiroide

1. Cosa è

L'approccio mininvasivo alla tiroide è una tecnica che consente la rimozione di una parte della tiroide o di tutta la tiroide malata, attraverso una incisione molto piccola (2-6 cm) al collo, spesso sfruttando le pieghe naturali della pelle.

Lo scopo è sia di migliorare l'esito estetico, sia di ridurre al minimo il dolore.

La tecnica mininvasiva si avvale di due modalità equivalenti:

  • tiroidectomia mininvasiva diretta (MIT: minimally invasive thyroidectomy)
  • tiroidectomia mininvasiva videoassistita (MIVAT: minimally invasive video-assisted thyroidectomy).

Questa tecnica consente sia l'asportazione di tutta la ghiandola, sia l'asportazione di solo la metà malata.

2.Quando può essere fatta

L'indicazione alla chirurgia mininvasiva si ha in presenza di:

  • un nodulo solitario benigno di dimensioni non superiori a 3 centimetri di diametro
  • una tiroide di volume totale non superiore a 30 mL (in casi particolari anche 50 mL)
  • nessun episodio di tiroidite (limitazione controversa)
  • nessuna precedente terapia radiante del collo

Tecnicamente, la chirurgia mininvasiva può essere proposta anche in presenza di tumori differenziati (tipo istologico: papillare o follicolare) della tiroide in stadio precoce (T1 e T2), cioè quando vi sia un nodulo solitario di dimensioni inferiori a 4 cm e confinato nella tiroide.

Nel caso dei tumori, tuttavia, entrano in gioco anche altre considerazioni legate alla biologia dei tumori e all'età dei pazienti. Questi fattori, infatti, influenzano la prognosi e devono essere attentamente valutati caso per caso. Per questo, soprattutto per la MIVAT il dibattito è ancora aperto.

3.E' una tecnica sicura?

La tecnica minininvasiva si è dimostrata sicura quanto la tecnica tradizionale, se vengono rispettati rigorosamente i criteri di sicurezza indicati più sopra.

Peraltro, i rischi non sono differenti da quelli della chirurgia tradizionale.

L'anatomia della loggia tiroidea, infatti, è ricca di strutture delicate, di piccole dimensioni, in stretta relazione con la ghiandola da asportare e di estrema importanza.

Si deve porre grande attenzione a non danneggiare il nervo ricorrente, che è in stretta vicinanza con la tiroide e innerva le corde vocali: un deficit di questo nervo oltre alla raucedine, può causare difficoltà respiratorie.

Inoltre, sul versante posteriore della tiroide sono collocate le paratiroidi, due per lato, che contribuiscono al governo del metabolismo del calcio e devono essere preservate.

Infine, la vascolarizzazione della tiroide è molto ricca e richiede particolare attenzione quando viene interrotta per asportare la ghiandola, perché anche il sanguinamento di un piccolo vaso del collo può avere conseguenze minacciose, in quanto può essere sufficiente a compromettere la respirazione.

Bibliografia essenziale

http://emedicine.medscape.com/article/1298816-overview

http://www.cancer.gov/types/thyroid/hp/thyroid-treatment-pdq#link/_298_toc

Miccoli P, Berti P, Raffaelli M, Materazzi G, Baldacci S, Rossi G. Comparison between minimally invasive video-assisted thyroidectomy and conventional thyroidectomy: a prospective randomized study. Surgery. Dec 2001;130(6):1039-43.

Ruggieri M, Straniero A, Genderini M, D'Armiento M, Fumarola A, Trimboli P, et al. The size criteria in minimally invasive video-assisted thyroidectomy. BMC Surg. Jan 25 2007;7:2.